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Paypal Here come funziona
Offerte in anteprima per tePaypal Here é la formula per pagare con smartphone: in cosa consiste questa novità e soprattutto come funziona? Paypal é uno dei sistemi di pagamento on line più popolari e sicuri e con questa entrata nel mercato dei pagamenti tramite cellulare il successo dell’iniziativa é probabilmente dietro l’angolo.
Paypal Here, il nuovo sistema di pagamento con smartphone si basa su un lettore di schede che, collegato al telefono si abilita al pagamento attraverso una carta di credito. Interviene anche un’apposita applicazione che si occupa di effettuare il pagamento per la somma dovuta.
Praticamente occorrerà un piccolo accessorio di forma triangolare, che vediamo in alto nell’immagini, questo dovrà poi essere collegato al telefono nel jack delle cuffie, come vediamo nelle seguenti immagini:
Ecco il risultato finale:
In questo modo trasformeremo il nostro telefono in vero servizio pos, collegato al nostro account PayPal ovviamente. Potremo scorrere la nostra carta di credito sul dispositivo ed eseguire pagamenti ovunque in qualsiasi momento. Questo sistema hardware unito all’applicazione da scaricare sono quindi le due anime imprescindibili del pacchetto “PayPal Here”.
E se non abbiamo la carta di credito a portata di mano? Grazie all’opzione “Scan Card”, potremo effettuare pagamenti inserendo il semplice numero di carta di credito. In pratica sarà possibile: “strisciare” la carta oppure, se non l’abbiamo a disposizione, digitare il codice postale e il CVV (le tre cifre che troviamo sul lato posteriore della carta). L’applicazione ovviamente permette sia di effettuare che ricevere pagamenti.
E ora passiamo ai costi: Paypal offre l’intero pacchetto gratis, ma richiedendo una percentuale ad ogni transazione pari al 2.7%. Chi é in possesso di una carta di credito Paypal ha diritto a uno sconto dell’1% e pagherà quindi una più modica commissione dell’1,7%. Il dispositivo pagamento con smartphone funziona con tutte le carte di credito, incluse le carte di debito.
Disponibile inizialmente in via sperimentale in USA, Cina e Australia, se il progetto dovesse ottenere i risultati sperati, presto dovrebbe arrivare anche in Italia.